Agriturismo “Il Conventino”

Il Territorio

A due passi dal Conventino

Le immediate vicinanze del Conventino offrono molte interessanti mete per visite o escursioni. A pochi km di distanza dall’agriturismo (a Pievetorina o nelle sue immediate vicinanze) si trovano resti della viabilità romana, eremi nei boschi, piccole chiese medievali, itinerari nel silenzio dei campi, luoghi che conservano memoria delle tradizioni della vita contadina. Ecco qualche suggerimento:

 

Una passeggiata tra i campi: un sentiero da percorrere a piedi partendo dal Conventino permette agli ospiti di addentrarsi nei terreni della nostra azienda, per meditare nel silenzio di antichi campi circondati da siepi di more e rose canine e da querce centenarie, dove il tempo si è fermato a cento anni fa. Informazioni sul percorso in azienda.

 

L’Ospedale dei pellegrini e la Pieve di Santa Maria di Pievetorina: arrivando a Pievetorina dalla SS. 209, deviando a destra per entrare in paese, ci si trova di fronte a due piccoli edifici in pietra: sono la chiesa di Sant’Agata e l’Ospedaletto destinato ad accogliere i pellegrini, risalenti al XIII secolo,con resti di affreschi del XIII e XV secolo. Al centro del paese si trova invece la Pieve di Santa Maria, in seguito annessa alla settecentesca chiesa di Santa Maria Assunta. L’abside della chiesa duecentesca si affaccia sulla piazza principale, accanto alla facciata di S. Maria Assunta. La vecchia pieve è decorata con affreschi quattrocenteschi.

 

Il Museo della Nostra Terra di Pievetorina: ospitato nel quattrocentesco ex convento di Sant’Agostino, il museo raccoglie oggetti che testimoniano la vita e il lavoro degli abitanti del nostro territorio dall’Ottocento fino a pochi decenni fa. Realizzato da Renato Mattioni, il museo  propone ricostruzioni dei principali ambienti attorno a cui ruotava la vita contadina: la casa contadina, la scuola, l’osteria, le botteghe. Le immagini e gli oggetti (spesso misteriosi agli occhi di un osservatore contemporaneo e urbanizzato) di uomini, donne e bambini dei secoli scorsi offrono al visitatore l’immagine di “un mondo regolato da un ordine prestabilito, attaccato al valore del lavoro, dove gli scarsi mezzi suggerivano il risparmio come unica garanzia di sicurezza economica” (R. Mattioni)

 

L’Eremo dei Santi e il Ponte romano: uscendo da Pievetorina sulla strada  che conduce a Colfiorito, si incontra dopo pochi km sulla sinistra una strada sterrata che si addentra nel bosco: lasciando la macchina sulla strada e salendo a piedi sulla strada sterrata si giunge all’eremo di Sant’Angelo in Profoglio, detto Eremo dei Santi. L’eremo fu costruito XII secolo (la parte più esterna dell’edificio è però ottocentesca); sorge sopra una grotta considerata sacra dall’epoca precristiana, ancora visitabile (vi si accede dalla chiesa). Ritornando sulla strada principale e attraversandola, si scorge a distanza di pochi metri un altro sentiero sterrato che scende verso il fiume. Il sentiero conduce a un ponte di epoca romana, parte dell’antico percorso che collegava l’Umbria con Camerino e giungeva fino al mare Adriatico.

 

Il Mulino ad acqua: percorrendo la strada che da Pievetorina conduce a Colfiorito, si arriva dopo pochi km alla frazione di Fiume: qui, a lato della strada, si trova un mulino ad acqua attivo fin dall’alto medioevo. L’edificio è costruito su uno sperone di roccia a cavallo del torrente Sant’Angelo e conserva ancora le pale di quercia, le macine e gli ingranaggi originali, ancora funzionanti. È visitabile solo su prenotazione.

 

Itinerari tra Umbria e Marche

Borghi, santuari, piccoli musei, escursioni nel verde: il nostro territorio ha molto da offrire a ogni tipo di visitatore.

Ecco qualche suggerimento:

 

La città ducale di Camerino: Dal Conventino si raggiunge il bivio della Maddalena, e si gira a sinistra sulla SS. 77. Dopo pochi km, giunti a Muccia, si gira a destra e si prosegue sulla stessa strada fino a Camerino. La città appare circondata da possenti mura, arroccata su un colle. Nel medioevo fu sotto la Signoria dei da Varano, che la governarono con alterne vicende fino al XVI secolo. Nel ‘300 vi fu istituito uno Studio, divenuto università nel 1727, attiva ancora oggi. L’autonomia politica e la relativa stabilità economica favorirono nel XV secolo la nascita di una celebre scuola pittorica: alcuni dipinti dei maggiori pittori camerinesi (Giovanni Boccati, Arcangelo di Cola, Girolamo di Giovanni) sono esposti nella Pinacoteca ospitata nel duecentesco convento di San Domenico (in piazza dei Costanti). Sulla piazza principale (piazza Cavour), si affacciano il duomo, il palazzo arcivescovile (che ospita il nuovo Museo Diocesano), il palazzo ducale costruito alla fine del ‘400. Da vedere anche la rocca, una struttura difensiva fatta costruire da Cesare Borgia nel 1502, da cui si gode un panorama che spazia fino ai monti Sibillini (chiamati monti azzurri). Durante l’estate, il teatro Filippo Marchetti offre un interessante programma di spettacoli e concerti ( per informazioni: ).

 

Verso L’Umbria. Foligno, Spello, Assisi: Dal Conventino si raggiunge il bivio della Maddalena, e si gira a sinistra sulla SS. 77. La strada attraversa il suggestivo altipiano di Colfiorito, che segna il confine tra Marche e Umbria: proseguendo in direzione di Perugia si incontrano Foligno (da vedere il nuovo museo di palazzo Trinci), Spello (splendido borgo medievale arroccato su una collina) e Assisi (da vedere la basilica di San Francesco con affreschi di Giotto, di Simone Martini e dei fratelli Lorenzetti).

 

Il Santuario di Macereto e Visso: da Pievetorina, percorrendo la SS. 209 in direzione di Visso, passato il paese di Appenino, si trova la deviazione per il Santuario di Macereto. Il Santuario sorge su un altipiano ai piedi della catena dei monti Sibillini, a quasi 1000 metri di altezza. Fu eretto nel XVI secolo dove sorgeva una cappella quattrocentesca, edificata nel luogo in cui, secondo la tradizione, un mulo che trasportava un’immagine della Madonna si fermò senza voler proseguire oltre. L’edificio segue un modello bramantesco: il corpo ottagonale è rivestito di travertino e tre portali sormontati da edicole si aprono verso l’interno a croce greca. Accanto al Santuario sorge il palazzo delle Guaite, affiancato da un lungo porticato destinato ad accogliere viandanti e pellegrini.

Ritornando alla SS. 209, si giunge dopo pochi Km a Visso. Il borgo è racchiuso tra mura duecentesche. La piazza principale (piazza dei Martiri Vissani)è circondata da palazzi del ‘400 e del ‘500; vi si affacciano la duecentesca collegiata di Santa Maria (in stile gotico romanico) e il convento di Sant’Agostino, che ora ospita la Pinacoteca e il Museo dei manoscritti leopardiani (con gli autografi di cinque sonetti e di varie lettere di Giacomo Leopardi).

 

Passeggiate nel Parco Nazionale dei Sibillini: I confini del parco si trovano a pochi km dal Conventino: istituito nel 1993, si estende per circa 70000 ettari.

All’interno del parco molti percorsi permettono di raggiungere luoghi dai nomi suggestivi (il Piano Perduto, il Lago di Pilato, la Grotta delle Fate detta anche Grotta della maga Alcina), che uniscono alla bellezza del paesaggio il fascino delle leggende e delle storie che hanno ispirato: tra tutte, il poema cavalleresco scritto nel 1473 da Andrea di Barberino che narra la storia di Guerino detto il Meschino, un cavaliere che si mette in viaggio in cerca della maga Alcina per interrogarla sulle proprie misteriose origini. Per ogni informazione sul patrimonio naturalistico del parco e sulle visite vi rimandiamo al sito:

Da vedere anche

Sanseverino: città di origine romana, ruota intorno ad una piazza di forma ellittica circondata da palazzi porticati del ‘600 e del ‘700. La città diede i natali a Lorenzo e Jacopo Salimbeni, che all’inizio del ‘400 diedero avvio a una importante scuola pittorica. Da vedere la chiesa di San Lorenzo in Doliolo, fondata nell’VIII-IX secolo e ricostruita nell’XI, con la cripta a tre navate affrescata dai fratelli Salimbeni, e il Castello, il suggestivo nucleo medievale della città in cui si entra attraverso la trecentesca Porta delle sette cannelle (dal nome dalla fontana che la affianca), dove si trovano la torre comunale (‘300), il palazzo consolare (‘200) e il monastero delle Clarisse.

 

Fabriano: la città, celebre per aver dato i natali al pittore Gentile da Fabriano, è conosciuta fin dal medioevo per le sue cartiere (sorte a partire dal XII secolo). Da vedere il Museo della Carta e della Filigrana, la Cattedrale (fondata nel 1046 e ampliata più volte nei secoli successivi), la rinascimentale Piazza del Mercato e la Pinacoteca Comunale, che conserva opere dei molti artisti che resero Fabriano uno dei più importanti centri artistici delle Marche tra il Trecento e il Quattrocento.

 

Tolentino: il centro della città conserva ancora la struttura medievale. A Tolentino si trova uno dei più importanti santuari delle Marche, la basilica di San Nicola (fondata nel XIII secolo e ampliata nei secoli successivi). Da vedere assolutamente, all’interno della basilica, i trecenteschi affreschi del cappellone di San Nicola, dedicati a episodi della vita del santo.

 

Recanati: È la patria di Giacomo Leopardi, uno dei più celebri poeti italiani, Oltre alla casa (dove ancora si conserva la biblioteca settecentesca del poeta), si può visitare il parco letterario a lui dedicato (da piazza Leopardi).